Visita ai tesori nascosti dell Certosa di Firenze in Interclub con L’RC Firenze Certosa
Si è tenuta sabato 28 maggio, la visita guidata alla Certosa di Firenze in cui il maestro rotariano Pino Ianní ci ha raccontato e svelato i più bei tesori della Certosa, che normalmente non vengono mostrati durante le visite al pubblico.
Il complesso della Certosa fu edificato nel quattordicesimo secolo su un’altura fuori Firenze alla confluenza dei fiumi Ema e Greve chiamata Galluzzo ad opera di Niccolò Acciaiuoli, già grande siniscalco del Regno di Napoli e arricchita nel tempo grazie a molte donazioni.
Qui si svolgeva la vita dei monaci certosini che conducevano una vita di clausura nelle loro ampie celle dotate di due piani, camera da letto, soggiorno con scrivania e giardino e i conversi, che vivevano più all’aperto poiché svolgevano lavori di ordine, di pulizia e di coltivazione degli orti o di servizio in refettorio.
I monaci conducevano una vita meditativa e solitaria, a parte i momenti del pranzo domenicale o dei giorni di festa e dell’ora di conversazione, in cui si riunivano nel parlatoio per conversare.
Tante sono le ricche opere che il maestro Iannì ha aperto per noi: i dipinti dei fratelli Della Robbia, del Ghirlandaio, del Giambologna, etc…
Troviamo anche il sepolcro del beato Nicolò Albergati, di Bologna, sotto l’altare della cappella a lui intitolata.
La visita si conclude con un assaggio del gran liquore fatto con le erbe coltivate nella Certosa come aperitivo, con il pranzo a base di prodotti tipici toscani e con il tradizionale scambio dei gagliardetti.
Un grazie speciale a Saverio Lastrucci e Pino Iannì per la bellissima organizzazione e la calorosa accoglienza e a tutte le persone che hanno partecipato rendendo questa giornata speciale!