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Visita al quadro della Madonna della Vittoria presso la Chiesa di San Salvatore, Bologna

SABATO 21 NOVEMBRE 2020.
VISITA AL QUADRO DELLA MADONNA DELLA VITTORIA PRESSO LA CHIESA DI SAN SALVATORE, BOLOGNA.

Sabato 21 novembre alle ore 10.30 si è tenuta la visita al quadro della “Madonna della Vittoria” presso la Chiesa di San Salvatore a Bologna.
Il restauro dell’opera, service attesissimo che ci ha visti protagonisti e che ha ottenuto la Sovvenzione Distrettuale, è avvenuto grazie al cospicuo contributo del Rotary Club Bologna Valle del Savena e di tutti i Rotary Club felsinei.
Il progetto ha riguardato, oltre al restauro dell’opera, anche il tutoraggio di giovani allievi restauratori sia della Scuola di specializzazione dei beni storico-artistici di Bologna, sia dell’Accademia di belle arti di Bologna, che lo hanno fatto come tirocinio nel corso di restauro che hanno frequentato. Come panoramica del progetto realizzato, il Prof. Franco Faranda, socio onorario del club e promotore del progetto stesso, ha ripercorso i momenti salienti della storia della Madonna della Vittoria.
Quanto ai cenni storici, si tratta di un’opera che tradizionalmente veniva attribuita a Vitale da Bologna, ma che secondo degli studi più recenti è da ascriversi alla mano di Simone dei Crocifissi (documentato dal 1355 al 1399).
L’immagine era un tempo custodita e venerata nel Santuario della Madonna del Monte all’Osservanza.
In seguito alla chiusura di questo santuario, avvenuta alla fine del sec. XVIII, passò al convento di San Paolo in Monte, poi alla Certosa e presso la chiesa della Santissima Annunziata, fino a che nel 1867 fu trasferita in quella di San Salvatore.
A questa immagine sacra è legato il ricordo di un’antica tradizione devozionale cittadina: quella del 14 agosto 1443, quando alla vigilia della festa dell’Assunta, a San Giorgio di Piano le truppe bolognesi conseguirono la vittoria sulle milizie viscontee.
A seguito di tale evento, Annibale Bentivoglio, all’epoca signore di Bologna, si recò al Santuario della Madonna del Monte con il suo seguito e offrì alla sacra immagine tutto il bottino di guerra in segno di ringraziamento per l’intercessione ottenuta.
Inoltre, proprio perché la vittoria era stata ottenuta in quella data, da quel momento in poi venne stabilito che ogni anno in quello stesso giorno fosse compiuta una processione votiva.
La tradizione durò per secoli.
Come illustra il Dott. Tarozzi, che ha condotto i lavori di restauro, i tratti della Madonna ricordano le forme del viso allargate dei maestri toscani.
Vi era infatti, all’inizio dell’opera, un intento di richiamare la maestria e lo stile proprio di quegli artisti. E lì viene ripercorsa la nota di orgoglio del Vasari, che considerava l’arte toscana quella più bella.
Successivamente, invece, si nota il tocco anche dei maestri bolognesi, che divennero anch’essi molto ricercati e la loro arte fu considerata non da meno rispetto a quella dei maestri toscani.

 

Per chi desidera vedere il video della visita, ecco anche il sito e le credenziali di accesso:
https://us02web.zoom.us/rec/share/tdY1Az64amSqdCEsqNtkiF8A7TUvOOkvzX8BOmR803vBF-PzZN3Ht7a_0gR0TuMU.WEMNUMLvSjLGBycx
Passcode: @NK%7z7@