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Serata Giovedì 20 aprile 2017 – Visita a Palazzo Fava per la “Collezione Giovanardi”

Giovedì 20 aprile 2017

Visita a Palazzo Fava per la “Collezione Giovanardi”

Serata all’insegna dell’arte per il Rotary Valle del Saven, Rotary Bologna Sud e Rotary Bologna Ovest G. Marconi, arricchiti dalla presenza come relatrice a Palazzo Fava della Prof.ssa Paola Giovanardi, figlia di Augusto Giovanardi, illustre scienziato e docente di Igiene all’Università di Milano, ha dato la possibilità di ammirare i capolavori di inestimabile valore di questa collezione privata di rinomanza nazionale.

L’esposizione vanta 90 dipinti, ossia la Collezione integrale (esposta solo nel 2005 in un’altra mostra a Rovereto), che racchiude le opere dei migliori pittori italiani dagli anni ‘20 ai ‘70».

La Prof.ssa Giovanardi così spiega l’idea dell’esposizione pubblica.

«Negli anni’90 i miei genitori cominciavano ad essere anziani e si pensava ad una sistemazione pubblica della Collezione. Fra i galleristi che frequentavamo allora c’era Massimo Di Carlo, di Verona, il quale disse che, in vista della costruzione del Mart, ci sarebbe stato interesse ai nostri quadri. Infatti, nel ‘97 vennero dati in comodato al Mart di Rovereto. Nel 2015 il mandato è finito».
«Adesso avrà una gestione libera ed andrà in altre mostre. La nostra idea è quella di diffondere il Novecento italiano con i vari settori inclusi nella
Collezione. La diffusione è il nostro scopo. L’intento di mio padre (morto nel 2005 all’età di 101 anni) e quindi dei miei genitori era quello di ottimizzare la Collezione dandole una valenza pubblica e non privata. In più, fu vincolata dal Ministero dei Beni culturali, proprio per salvaguardare la sua integrità artistica originale, anche per il futuro. Non doveva essere smembrata per nessuna ragione».
«Con una visione globale e unitaria. Infatti sono presenti artisti del Novecento italiano sia figurativi che astratti come Licini, Reggiani… La coerenza è data dal fatto che quello che c’è di figurativo in realtà è astratto: ossia c’è un clima molto speciale che va studiato e meditato in tutti i pittori raccolti. Anche se sembrano figurativi – vedi Campigli, Carrà, Mafai – sono caratterizzati dall’arte di quel periodo: intrisa di pacatezza, di un distacco che non risente del clima di guerra. Tra tutte le opere amo in particolar modo gli Zingari di Campigli e i Nuotatori di Carrà; quest’ultimo dipinto sarà il logo della mostra, che conterrà tra l’altro 14 Licini e un nucleo di 21 Morandi di altissima qualità, ognuno dei quali era stato scelto in maniera scientifica da mio padre, molto amico del pittore, con il quale c’era uno scambio culturale notevolissimo».

Dopo la visita guidata di tutte le opere d’arte, per il Rotary Valle del Savena, la serata è proseguita con un aperitivo all’Hotel Baglioni, dove i soci presenti hanno gustato le delizie preparate dalla cucina, allietati ancora dalla Prof.ssa Giovanardi, omaggiata dl Club con il gagliardetto ufficiale.