Conviviale 19 novembre 2017 – Visita Mostra Luigi Cresti, Palazzo Bargellini
Visita Mostra Luigi Cresti, Palazzo Bargellini
19 Novembre 2017
Di domenica il club si è ritrovato per questa conviviale “artistica”, mostra incentrata sul personaggio di Luigi Crespi, ospiti presentanti il Prof. Mark D’Apuzzo e la Prof.ssa Graziani.
Storiografo, scrittore e pittore, in particolare ritrattista, Luigi Crespi (Bologna, 1708-1779) incarna colui che, nella Bologna del cardinale Lambertini poi papa Benedetto XIV, ha saputo tradurre quel passaggio culturale dal ceto aristocratico all’alta borghesia, quella che si stava affacciando al mondo della cultura. La mostra ‘Luigi Crespi, ritrattista nell’età di Papa Lambertini’ al Museo Davia Bargellini in Strada Maggiore 44, curata da Mark Gregory D’Apuzzo, conservatore del Museo, e da Irene Graziani, docente di storia dell’arte dell’Alma Mater, esalta attraverso 17 dipinti di grande qualità quella che è stata l’eredità pittorica del padre Giuseppe Maria Crespi miscelata con una «precisa metafisica dei particolari», come precisava Renato Roli nel descrivere l’arte del figlio Luigi. Ciò si evidenzia nel Ritratto di Antonio Cartolari (1730), in cui la testa risulta dipinta dal padre e il resto del quadro dal figlio, ancora giovane, ma già alquanto promettente.
Luigi Crespi, artista dalla personalità poliedrica, era un canonico dai gusti raffinati, come si evince dalla tela del ritratto di cavaliere dell’Ordine di Malta o dalle tre che raffigurano i Principi dell’Accademia degli Argonauti in cui si avverte l’influsso del pittore Van Dick. Ma fu anche mercante d’arte, e per i suoi molteplici viaggi rimase influenzato dalla pittura europea. E ancora, fu importante scrittore come dimostra, in esposizione, il terzo tomo di Felsina Pittrice. Di grande impatto è il suo Autoritratto, connotato da fluide pennellate e da grande eleganza, che assieme al Ritratto di giovane dama con cagnolino definiscono l’arte del Crespi junior un ritrattista che s’individua con i canoni artistici europei.
Come di consueto il Presidente Marozzi a fine visita, ha omaggiato i relatori dei Guidoncini e del libro rappresentante il Club