Serata 12 novembre – Visita alla biblioteca Putti
Conviviale 12 novembre.
Visita alla biblioteca Putti.
Inusualmente rispetto alle serate del lunedì, la conviviale del 14 novembre si è svolta nella giornata di sabato 12 novembre alle ore 10:30 presso l’Istituto Rizzoli e più precisamente con una visita guidata presso la chiesa di S. Michele in bosco, la biblioteca universitaria e lo studio Putti.
Di origini remote, la chiesa venne ricostruita svariate volte. Riedificata in epoca medievale, assunse le forme attuali prima nel sec. XV e venne poi ricostruita tra il 1517 e il 1523 dai monaci Olivetani qui insediati fin dal 1364. Nei secoli, il complesso è stato usato per i più diversi propositi: nel periodo napoleonico fu prima caserma e poi prigione, divenne in seguito villa per il Legato Pontificio e più tardi residenza per il Re d’Italia. Inoltre, poco prima della fine dell ‘800, il complesso fu adibito a sede dell’Ospedale Rizzoli, dove tuttora sono sepolti i grandi ortopedici dell’Istituto.
La Biblioteca Centrale, intitolata al Re Umberto I, sorge nelle aule cinquecentesche, una volta sede della “libreria” dei Monaci Olivetani.
Nel 1762 Padre Rosini da Lendinara portò finalmente a compimento il maestoso mappamondo, ancora oggi presente in biblioteca, avvalendosi delle descrizioni di cartografi e viaggiatori esperti.
Con la soppressione degli ordini ecclesiastici, nel 1797 la biblioteca subì gravi danni: le antiche scaffalature seicentesche furono distrutte mentre i prezioni codici miniati, gli incunaboli e i manoscritti furono dispersi. Il convento attraversò in quegli anni un periodo oscurissimo e si dovette aspettare il 1841, anno in cui il complesso divenne residenza del Legato Pontificio Spinola, perchè le aule affrescate dal Canuti riacquistassero l’antico prestigio: infatti i locali della biblioteca furono adibiti a sale di ricevimento per Principi, Cardinali, uomini d’armi e famosi politici fino al 1880, quando il professor Rizzoliacquistò il convento per istituire un ospedale ortopedico che venne inaugurato nel 1896.
Ma la biblioteca riacquistò l’antico splendore solamente nel 1922, quando l’allora Direttore dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, Vittorio Putti, fece restaurare i locali e li destinò ad accogliere il patrimonio librario. Tale patrimonio, costituito nel 1900 grazie ad una donazione della provincia di Bologna per onorare la memoria del Re Umberto I, al quale è stata intitolata la biblioteca, rappresenta una delle più complete e rare collezioni librarie esistenti in campo ortopedico.
Infine , è stato visitato lo studio del prof.Putti e le sue collezzioni private di libri ed attrezzature mediche.
Augusto Fusaroli, maestro del legno e prezioso collaboratore delle Officine Rizzoli, cura l’arredamento dello studio biblioteca del prof. Vittorio Putti (1880-1940), direttore dell’Istituto ortopedico di San Michele in Bosco. Nelle scaffalature in radica di noce che occupano le pareti sono ordinati manoscritti e codici rari, assieme ai diari del professore e ai contributi dei suoi allievi. La collezione di Putti è una delle più importanti al mondo per quanto riguarda la storia della medicina: comprende l’ “Inventaire de chirurgie” di Guy de Chauliac, la “Chirurgia” di Rolando da Parma, un esemplare della “Difesa di Galileo Galilei” autografata dallo scienziato, il “Feldtbuch der Wundtartzney” di Hans il Guercio e molte altre preziose edizioni. La biblioteca ospita inoltre raccolte di varia natura: medaglie, incisioni anatomiche, strumenti chirurgici. Il prof. Putti lascerà in dono i frutti del suo appassionato collezionismo all’Istituto Rizzoli, “affinché ne possano usufruire tutti gli studiosi”.
La giornata si è conclusa con un Brunch all’interno dell’ala storica dell’ospedale e la visita all’ultimo piano dell’Istituto, dal quale si è potuto avere una delle più belle vedute dell’intera Bologna, in assoluto.
Molte le presenze e le