Serata 7 novembre – Service Montecatone
7 Novembre
Service Montecatone
La conviviale ha avuto come tema il Service del nostro Club in favore del progetto Ri-prendere di Montecatone Rehabilitation Institute.
E’ un laboratorio progetto di arte e fotografia in cui vengono insegnate le basi del linguaggio fotografico a tutti i pazienti interessati.
Grazie al fondamentale contributo della nostra amica socia Anna Maria Quaglio,promotrice della serata, tutti i presenti hanno potuto capire meglio cosa e che valore può dare alle persone con disabilità, un aiuto di questo tipo.
Ambasciatrici presenti in sala di Ri-prendere erano, Dott.ssa Corsolini, coordinatrice del Programma Abilitazione e Vita Indipendente di Montecatone, Prof.ssa Caldin docente università di Bologna e referente scientifico del progetto, Daniela Camboni, moderatrice della serata ed Anna Rosati ideatrice del progetto.
Il titolo del progetto “Ri-prendere” richiama l’opportunità di riprendere in mano la propria vita, ritrovare fiducia in se stessi, ricominciare, proseguire con nuovi stimoli. E la fotografia, grazie alla capacità di riprodurre pezzi di realtà riconoscibile, può essere un valido strumento di comunicazione in situazioni particolari, come quelle che vivono gli ospiti di Montecatone, e un supporto alla sola espressione verbale. A Montecatone è fondamentale integrare il lungo percorso riabilitativo con momenti che possano incentivare le persone a ricordarsi che non sono solo pazienti, spiegano i presenti. Il corso di fotografia va ad aggiungersi ai laboratori più collaudati di musica, pittura e oggettistica. I laboratori sono momenti di leggerezza per le persone che devono ricostruirsi una vita dopo una lesione midollare o cerebrale”.
Obiettivo del corso è realizzare foto artistiche, Il laboratorio sarà realizzato con il supporto degli educatori professionali dell’Ospedale di Montecatone.
“Per l’ospedale i laboratori sono un ponte tra la fase riabilitativa e il ritorno a casa, visto che possono trasformarsi in un futuro hobby o anche in un lavoro – spiega Claudia Corsolini, La tecnica fotografica sarà abbinata a uno stile scanzonato e all’attenzione alle diverse abilità dei partecipanti, permettendo anche alle persone tetraplegiche di partecipare”.
A conclusione del percorso le opere realizzate dai partecipanti saranno raccolte e pubblicate in un libro d’arte con i testi di Roberta Caldin, referente scientifico del progetto e docente del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, e la collaborazione di Azzurra Immediato che curerà i testi critici sulle immagini. L’obiettivo è anche esporre le migliori opere in una mostra collettiva.
Dopo la visione di diverse fotografie, dal valore umano immenso, e i racconti di diverse vicende personali dei pazienti di MonteCATONE, i presenti alla serata si sono sentiti di fare diverse domande alle responsabili del progetto, complimentandosi per la magnifica opera di riabilitazione sopratutto psicologica, fatta fino a questo momento.
Sono stati toccate corde sensibili negli animi di ognuno, finita la serata, il rotary Valle del Savena è stato ancor più fiero e consapevole di avere dato una piccola mano per questo grande ideale di progetto.